Compostaggio domestico: cos'è e come funziona

Le regole e i vantaggi di un compostaggio domestico di qualità

Data: Martedì, 03 Febbraio 2015

Immagine: Organico
© Joshua Hoehne - Unsplash - Creative Commons CC0 1.0 Universal - Public Domain Dedication (CC0 1.0)

Il compostaggio domestico è un processo naturale che consente di trasformare la sostanza organica presente nei nostri rifiuti organici della cucina e dell'orto/giardino (circa un terzo dei rifiuti prodotti da ciascuno di noi) in compost, ovvero in un prodotto utile per fertilizzare la terra. A differenza dei normali processi di decomposizione naturale, il compostaggio domestico avviene in tempi brevi perché favorito dal sistema di raccolta e da opportuni accorgimenti nello stoccaggio dei prodotti immessi.

Esso consente quindi non solo di ridurre la quantità dei rifiuti avviati a smaltimento in discarica o inceneritore, ma anche di ottenere un ottimo fertilizzante ecologico (compost) per il proprio giardino/orto. 
Nel processo di compostaggio la sostanza organica viene aggredita da una miriade di organismi viventi che, in varie fasi e in presenza di ossigeno, la decompongono e la mineralizzano, ritrasformandola in vapore acqueo, anidride carbonica e sali minerali che in parte la convertono in eccellente humus.

Il processo può essere diviso in 3 fasi principali:

Prima fasela fermentazione
Grazie all'attività dei batteri, la temperatura si alza fino a 40/45°C nei primi giorni, per poi aumentare ulteriormente a 50/60°C. L'aumento della temperatura è sintomo di corretto funzionamento del processo: le alte e prolungate temperature favoriscono l'igienizzazione del rifiuto organico, con eliminazione dei germi patogeni e delle uova dei parassiti e la neutralizzazione dei semi delle piante infestanti. In questa fase l'ossigeno gioca un ruolo fondamentale ed è quindi necessario rivoltare il cumulo con regolarità.

Seconda fase: la maturazione
Trascorsi i primi 30-60 giorni dal collocamento dei rifiuti, la temperatura scenderà al di sotto dei 40°C; in questa fase intervengono i funghi e gli attinomiceti in grado di decomporre le componenti più resistenti dei rifiuti vegetali, quali la lignite e la cellulosa. Questo è il periodo più lungo dell'intero processo e può protrarsi per 6/8 mesi.

Terza fase: la decomposizione finale
Durante la maturazione, il compost viene colonizzato da microrganismi del suolo come acari, collemboli, lombrichi, ecc. che sminuzzano i residui e gli impasti, accelerando e concludendo la decomposizione. A questo punto il compost è pronto e il volume iniziale dei rifiuti è diminuito di ben 6/7 volte.

Alimentando settimanalmente o giornalmente il cumulo, le tre fasi saranno contemporaneamente in attività nei diversi strati di rifiuti. 

Le tre cose più importanti da monitorare nel compostaggio sono:

  • L'umidità: il contenuto ottimale di acqua è compreso tra il 50 e il 70%; se il cumulo è troppo asciutto, la decomposizione microbica rallenta notevolmente, mentre se è troppo bagnato c'è scarsità di ossigeno e la decomposizione porterà a processi di putrefazione con conseguenti problemi di cattivo odore. Un sistema pratico per valutare l'umidità del materiale è quello di prendere una manciata di materiale e stringerlo nel pugno: il prodotto non deve gocciolare, ma lasciare il palmo della mano umida;
  • L'aerazione: il processo di decomposizione è di tipo aerobico e quindi ha bisogno di aria. In un cumulo compatto non c'è ossigenazione e i microrganismi responsabili dei processi biologici di trasformazione della sostanza organica non possono vivere né nutrirsi, ma si innescano altri processi (anaerobici) che producono ammoniaca e acidi organici maleodoranti. Al contrario, la decomposizione aerobica evita i cattivi odori ed accelera l'intero processo, garantendo alte temperature. E' quindi indispensabile che il cumulo sia soffice e strutturato grazie all'aggiunta di materiale grossolano come foglie, paglia e rametti; in questo modo si costituisce una trama che sostiene i rifiuti più piccoli ed evita l'impaccamento del cumulo;
  • Il rapporto carbonio/azoto: i microrganismi implicati nel processo di compostaggio domestico utilizzano mediamente 30 atomi di carbonio per ogni atomo di azoto. Il giusto equilibrio fra questi due elementi favorisce una decomposizione rapida. Contengono un'alta percentuale di azoto scarti vegetali della cucina, fondi di caffè, erba, lettiera di animali erbivori; sono invece ricchi di carbonio foglie, carta, trucioli e pezzetti di legno. L'equilibrio ideale si ottiene con una miscela composta da 2/3 di rifiuti azotati e da 1/3 di rifiuti ricchi di carbonio. Indicativamente miscelare (in volume!) il 50% di scarto da giardino e il 50% di scarto da cucina. L'eccesso di carbonio rallenta il processo di compostaggio senza nessun altro aspetto negativo; l'eccesso di azoto causa, al contrario, cattivi odori in quanto l'azoto in eccesso viene liberato sotto forma di ammoniaca.
Cosa compostare
Come compostare
Rifiuti di frutta e verdura Le bucce di agrumi vanno ridotte in pezzi e distribuite bene nel cumulo
Gusci d'uova Vanno schiacciati
Resti di carne e pesce Mai metterli tutti in un solo punto, ma distribuirli nella parte centrale del cumulo
Fondi di caffè e tè con filtro Miscelare agli altri rifiuti
Alimenti avariati Togliere eventuali liquidi, sminuzzarli e distribuirli
Mazzi di fiori Ridurli in pezzi
Piante in vaso Sminuzzare le radici, distribuire la terra
Lettiere di piccoli animali domestici Solo le lettiere naturali, da collocare al centro del cumulo
Piume e capelli Distribuirli bene
Ossa In piccole quantità e ridotte a pezzi
Foglie ed erbe Non in grandi quantità; possibilmente essiccare preventivamente e a parte l'erba
Erbacce infestanti Possibilmente quando i semi non sono in maturazione
Ceneri Solo di legno non trattato chimicamente e mai in misura superiore al 5% del totale dei rifiuti
Potature di siepi, arbusti Triturarli e miscelarli ai rifiuti di cucina
Carta e cartone In piccole quantità leggermente bagnati oppure utilizzarli come assorbente di umidità quando il compost presenta eccessiva umidità; non usare carte particolarmente inchiostrate o plastificate
Lana e filati naturali Solo se non presentano coloranti sintetici
Cosa non deve essere presente nel cumulo
Perché
Plastica e materiali contenenti plastica Inquinanti
Oggetti in legno verniciato Inquinanti
Materiali ferrosi Non degradabili
Vetro Non degradabile
Calcinacci Inquinante
Olio esausto Inquinante
Pannolini Solo parzialmente biodegradabili, possono dare problemi igienico-sanitari
Pile Altamente inquinanti
Medicinali scaduti Altamente inquinanti
Tessuti sintetici Non degradabili
Pelli trattate Di difficile degradazione ed inquinanti
Liquami Sconsigliati

Per attuare il compostaggio è possibile adottare uno dei seguenti sistemi:

Composter di plastica

Esistono in commercio moltissimi modelli di compostiere dalla forma cilindrica, esagonale, quadrata, in versione monoblocco o smontabili ed in genere dispongono dei seguenti elementi:

  • Un robusto contenitore normalmente in plastica, più o meno forato per favorire l'aerazione;
  • Un coperchio superiore che ha la funzione di accesso e di carico dei rifiuti da compostare, in genere provvisto di bocchette di aerazione regolabili;
  • Un fondo forato per permettere l'accesso dei microrganismi graditi, del terreno, dell'ossigeno ed evitare l'accesso di animali indesiderati come i topi e le talpe.

E' fondamentale considerare al momento dell'acquisto della compostiera la praticità di impiego, in particolare per quanto riguarda l'asportazione del compost, le operazioni di rimescolamento e le ispezioni del contenuto. 
La compostiera va posizionata possibilmente in un luogo ombreggiato e asciutto come al di sotto di un caducifoglie, a diretto contatto con il terreno. Il rifiuto organico può essere immesso man mano che viene quotidianamente prodotto. Le compostiere di cumuli e concimaie risultano nel complesso più facili da gestire, si adattano a quantità di rifiuto anche ridotte e molto variabili e non risentono dei cambiamenti stagionali e del clima in genere; inoltre presentano una maggiore protezione dagli animali domestici e dai topi.

Composter "fatto in casa"

Si tratta di un contenitore in rete o di un cassone adatto ad ospitare i rifiuti organici. E' sufficiente formare un cilindro con una rete metallica e rivestirlo internamente con una tela di iuta o di tessuto non tessuto. Esternamente è possibile prevedere il rivestimento con altro materiale forato tipo rete oscurante.

Cumulo 

E' la soluzione più semplice ed economica, indicata per chi ha molto spazio e grandi quantità di prodotti da compostare, in modo particolare sfalci d'erba, foglie e ramaglie. Dopo aver raccolto per circa 4 settimane la sostanza organica (rifiuto da cucina e sfalci), si miscela tutto per bene e si appronta il cumulo con una base più o meno triangolare di 1,5 metri ed una altezza di 1,2 metri e si lascia il tutto a decomporre: è necessario che sia presente circa il 10% di terra miscelata. Per i successivi scarti da cucina è opportuno stoccarli in qualche contenitore ben aerato in attesa del primo sfalcio o della raccolta delle foglie per miscelarli prima di cumularli. Per le successive aggiunte, il cumulo va allungato a piacimento; avremo pertanto, dopo un po' di tempo, ad una estremità il compost maturo e nell'altra il materiale ancora fresco in via di decomposizione.

Ha un tempo di maturazione leggermente superiore; ha una minore protezione da bambini, piccoli animali domestici e topi; è soggetto alle condizioni atmosferiche; occupa maggior spazio della compostiera; ha un impatto visivo meno piacevole.

Concimaia

E' una soluzione intermedia tra compostiera e cumulo, in quanto presenta le caratteristiche dimensionali del cumulo ma dispone di una struttura di contenimento alla base. Nella gestione presenta le stesse necessità  del cumulo, ma è necessario prestare maggiore attenzione ai fenomeni di ristagno dell'acqua. Per evitare questa problematica è possibile prevedere:

  • Una tettoia per riparo dall'acqua - intercapedini tra le pareti della concimaia e l'organico stoccato;
  • Uno spesso strato di drenaggio (pallets o ciottoli);
  • Tubi di drenaggio perpendicolari al terreno;
  • Rivoltamenti frequenti

Alcuni consigli per una corretta gestione

  • Il dispositivo utilizzato per attuare il compostaggio (cassone, compostiera, concimaia o cumulo) va collocato su un'area non pavimentata, a diretto contatto con il suolo e che non arrechi disturbo ai confinanti. La posizione ideale del dispositivo è all'ombra di un albero a foglie caduche, che contrasta l'eccessivo essiccamento durante i mesi più caldi e consente comunque al sole di filtrare durante i mesi più rigidi;
  • I materiali vanno mescolati (non disposti a strati come spesso suggerito!) in base al loro grado di umidità : un rapporto ideale è di 2-3 volumi di materiale umido e 1 di materiale secco. Il materiale secco (rami spezzettati, legno, foglie, ecc.) garantisce non solo un rapporto nutritivo equilibrato (è infatti ricco in carbonio al contrario della frazione umida con prevalente componente azotata), ma anche un'adeguata porosità sinonimo di ossigenazione interna della massa. In inverno è sufficiente un rivoltamento dopo 20-25 giorni dall'inizio del processo e poi dopo 3-5 mesi; in estate è invece necessario un rivoltamento dopo 20 giorni dall'inizio del processo e poi dopo 2-4 mesi. E' necessario comunque rivoltare e mescolare il materiale ogni qualvolta si dovessero instaurare condizioni di scarsa aerazione con emanazione di cattivi odori;
  • Concimaie a terra e cumuli in cassone vanno disposti al di sopra di un fondo che consenta un sufficiente drenaggio. Si può ricorrere, ad esempio, ad un fondo di rami intrecciati oppure ad uno strato in ghiaia grossolana con fori di drenaggio;
  • Per il compostaggio in compostiera è buona norma, anche se in presenza di fondo in rete, realizzare un fondo di materiale di struttura anche misto a terra di 4-5 cm;
  • I dispositivi diversi dalla compostiera (cumulo, concimaia) vanno sempre protetti con idonea copertura per evitare l'accesso di animali domestici e topi. La copertura può essere realizzata in rete metallica o rete ombreggiante evitando il nylon, che non consente l'arieggiamento del materiale;
  • Prima di essere utilizzato, il compost va setacciato in modo da separare i pezzi più grossolani che richiedono un periodo ulteriore di decomposizione. Il materiale grossolano, tecnicamente definito sovvallo, non va gettato ma può essere riutilizzato come materiale di struttura per il proseguo del processo;
  • Un processo di compostaggio domestico condotto correttamente richiede un periodo variabile da 6 a 9 mesi;
  • E' utile seguire il processo di compostaggio attraverso il monitoraggio di parametri quale la temperatura (durante un processo di compostaggio ben avviato si possono superare i 60 gradi centigradi). Per misurarla si può ricorrere ad un termometro da terra (facendo attenzione a non romperlo) oppure molto semplicemente con una mano.

Come impiegare il compost

Il compost semigrezzo (4-6 mesi) non è completamente maturo, contiene una grande quantità  di elementi nutritivi e apporta al suolo molti organismi viventi. E' indicato per concimare tutti gli alberi e gli arbusti da frutto e gli ortaggi con forti esigenze nutritive, come cavoli, pomodori, porri, patate, sedano, rabarbaro, mais, cetrioli, zucchini e zucche.

Il compost maturo (8-12 mesi) è un terriccio nero, soffice, molto ricco di acidi umidi e utile soprattutto per migliorare la struttura del terreno. Può essere utilizzato anche per la preparazione di terricci per le semine e per le piante in vaso, per la concimazione degli ortaggi come piselli, fagioli, carote, cipolle, insalate e infine per i fiori e le piante ornamentali del giardino e per il prato.

E' consigliabile distribuire circa 5-6 Kg di compost per mq ogni anno, che corrisponde circa a tre palate colme di compost per metro quadrato. Sia il compost semigrezzo che quello maturo non vanno mai interrati profondamente, ma solo superficialmente, nei primi 5-10 cm del suolo. La produzione media annua di una famiglia di 4 persone con un giardino di 300 mq è di circa 850 kg di rifiuto organico compostabile che dà origine a 120/150 kg di compost maturo.

Ulteriori informazioni

Licenza d'uso
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Ultimo aggiornamento:Mercoledì, 24 Marzo 2021